Dovrebbe derivare dal nome tardo latino
Rinaldus che ha origini germaniche (da
ragan, "consiglio" e
wald, "potenza") e significa "potente consigliere". Si attesta come cognome a partire dal IX secolo grazie alla letteratura epica cavalleresca ed al culto dei vari santi Rinaldo.
Il cognome
Rinaldi è
panitaliano.
Ranaudo ha un
ceppo campano in provincia di Avellino.
Ranaulo, raro, dovrebbe essere napoletano.
Ranauro è campano, della provincia di Benevento in particolare.
Ranavolo è decisamente napoletano.
Renaldi è quasi unico.
Renaldini, piuttosto raro, ha un ceppo bresciano.
Rinaldelli ha un ceppo toscano nel fiorentino, uno nel maceratese ed uno a Matera.
Rinaldetti, molto raro, è dell'Italia centrale.
Rinaldino, quasi unico, è probabilmente dovuto ad errori di trascrizione del precedente.
Rinaldis ha un ceppo friulano, in particolare a Trieste, uno genovese, uno romano, una presenza significativa a Napoli ed un ceppo nel reggino.
Rinaldoni, molto raro, ha un ceppo tra anconetano e maceratese.
Rinalducci è decisamente umbro, specifico del perugino.
Rinalduzzi è laziale, soprattutto del reatino e di Roma.