Cognome del marito

In Italia, anche se sposata, la donna mantiene il cognome da nubile.

L'art. 143-bis del codice civile stabilisce che "la moglie aggiunge al proprio cognome quello del marito e lo conserva durante lo stato vedovile, fino a che passi a nuove nozze".

La normativa attuale sul diritto di famiglia però prevede che la moglie conservi il suo cognome di nascita e che il cognome del marito non venga riportato in nessun documento (carta d'identità, patente, passaporto). Si può però far aggiungere nei documenti ufficiali la dicitura "coniugata XXX".

Cognome del marito
In Italia le donne sposate conservano il loro cognome

Pertanto per poter modificare a tutti gli effetti il proprio cognome aggiungendovi quello del marito occorre invece intraprendere la pratica di modifica dello stesso rivolgendosi al Ministero dell'Interno.

Nel mondo è comune per le donne perdere il proprio cognome e acquisire, a seguito del matrimonio, quello del marito che verrà poi anche trasmesso ai figli.
In Giappone, art. 750 del Codice Civile del 1947, i coniugi devono scegliere uno dei 2 cognomi che può essere indifferentemente quello della moglie o quello del marito. Nella maggior parte dei casi però è la moglie a cambiare.

In alcune nazioni è vietato mantenere un cognome che non sia quello del marito, mentre in altre si può conservare il cognome da nubile, ma si tende a suggerire ed incentivare il cambio. In Romania ad esempio la moglie può mantenere il cognome da nubile oppure può aggiungere al suo quello del marito (inoltre il marito può prendere il cognome della moglie).

In Ungheria ed in Lituania le donne sposate sono chiamate con il cognome e il nome del marito seguiti da un suffisso. Ad esempio: la moglie dell'ungherese Szabó Jáno prenderà il nome di Szabó Jánosné, mentre quella del lituano Danilevičius sarà chiamata Danilevičiene.

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