Le origini possono essere diverse: i ceppi meridionali derivano probabilmente da variazioni di forme
aferetiche del nome greco
Amyntas, o anche da
toponimi come Menta di Ragusa in Sicilia, mentre i ceppi settentrionali potrebbero derivare dal nome medioevale maschile
Aminta. Il nome venne utilizzato ad esempio dal Tasso nel dramma pastorale «Aminta», dove il pastore Aminta, si innamora della ninfa, Silvia, e dopo varie vicende alla fine la sposa.
Non si può poi escludere la possibilità che derivi da un soprannome originato dalla presenza di campi di menta nelle vicinanze dell'abitazione delle famiglie.
Il cognome
Menta esistono vari ceppi autonomi, uno piccolo tra cremonese e mantovano, uno nel genovese, piacentino e parmense, uno nel romano, frusinate e latinense, uno nel salernitano ed uno nel siracusano.
Minta, praticamente unico, parrebbe piemontese.