Dovrebbe derivare dal nome celta Pamius oppure da un nome di località ora scomparso, luogo chiamato come quello citato in un Breve recordationis terre del 1189 nel milanese: "..Campi et silve et vinee et sedimina et prata insimul tenente iugera .XVI. et pertice .VIIII. et tabule .II., a mane et monte illorum Fontana, a sero illorum de Caprino, a meridie suprascripta terra; silva dicitur Rio Avostano, a mane Pacialo, a monte Carabio, a sero rio, pertice .VII. et tabule .VIII.; pratum donegum dicitur Affosato, a mane Fontana et Navino, a meridie Pamio, a sero Sovrengo, a mont flumen, pertice .IIII. et dimidia; campus dicitur a Longa, a meridie via illorum de Pamio, pertice .II. ..".
Si trovano tracce di questa cognominizzazione a Treviso nella seconda metà del 1600 con un tale Gottardo Pamio "publico agrimensore di Commun" e nello stesso periodo, sempre nel trevisano si ha Don Lodovico Pamio Pievano di Peseglia.
Il cognome Pamio, molto raro, è tipico di Scorzè (VE).