Altri difetti, altri cognomi

Nella scorsa puntata abbiamo iniziato a parlare dei cognomi legati ai difetti, occupandoci soprattutto delle caratteristiche o delle malformazioni dal collo in su: continuiamo la rassegna, e come prima cosa aggiungiamo qualche cognome a quella prima lista, grazie anche alle segnalazioni di alcuni lettori della rubrica. Un cognome interessante è ad esempio Spano, con i relativi Spani e Spanò, diffuso nel sud Italia, che deriva dal greco spanòs, ovvero "che ha una barba rada e brutta"; ma il termine è stato ripreso in seguito anche in alcune voci dialettali siciliane e sarde (da cui il diffusissimo Spanu) con il significato esteso di "spelato, spelacchiato".

E' piuttosto criptico anche il poco diffuso Gango, da cui anche Gangoni, Ganghini, Ganghino, Gangai, originato probabilmente dal gotico wango, "mascella"; hanno quindi significato identico a quello di cognomi come Mascella, Mascelloni, Mascellani, diffusi fra Emilia e Toscana, legati a soprannomi che indicavano una mascella particolarmente grossa o storta.

Altri cognomi sono invece piuttosto trasparenti, come Surdo, più noto nelle varianti Losurdo, Lo Surdo o Colasurdo (costruita con Cola, diminutivo del nome proprio Nicola),derivati da appellativi che indicavano un cattivo udito, se non proprio la sordità. E ancora Gozzo, che in alcune zone, specie inLiguria,riprende il nome di una tipica imbarcazione a remi, ma è più tipicamente connesso alla malattia definita "gozzo", che si manifesta con l'ingrossamento eccessivo della tiroide, ed era piuttosto comune fino agli inizi del Novecento; della stessa famiglia sono Gozzi, Gozzano, Gosatti, Gosatto, Gossetto, Gosetto, Gozzetto, Gozzetti, Guzzan, diffusi principalmente al nord, specie in Emilia Romagna, Veneto e Lombardia.

Per quanto diffusi, i cognomi legati a malformazioni particolari sono comunque inferiori a quelli che richiamano difetti comuni, generici: ad esempio Basso, distribuito in tutta la penisola con le numeerose varianti Bassi, Bassa, Bassis, Bascio, Basciu, Lobasso, De Bassis, Bassetti, Bassetto, Bassini, Bassoli, Bassolino, Bassotti, Bassotto, Bassoni, Bassuto, Basciani, Basciano, Lobascio, Lovascio: derivano tutti dal cognomen latino "Bassus", poi ripreso dal soprannome medievale "basso", che indicava naturalmente una persona bassa di statura, ma contemporaneamente anche tozza, grassa.

Gli amanti della precisione, tuttavia, avranno sicuramente preferito distinguere i difetti, creando il cognome Tozzi (o Tozzetti, Tozzini, Tozzoli), che oggi ha un epicentro nel Lazio, o il cognome Grassi, da cui anche Grasso, Grassini, Grassani, Grassetti, Grasselli, de Grassi, comunissimi in tutta Italia e con nuclei principali in Lombardia, Toscana e Sicilia.

Decisamente trasparente è ancheZoppi, da cui Zoppetti, Zoppetto, Zoppini, tipico del nord Italia (la variante Zoppas è invece tipicamente veneta), così come Gobbi, e i derivatiGobbo, Gobba, Gobbis, Gobetti, Gobbetti, Gobbini, Gobbato, Gobessi, Gobesso.

Più esteso, invece, il significato di Storti (o Storto), diffuso fra Lombardia e Veneto, con un nucleo anche in Campania, derivato da un soprannome legato all'aggettivo "storto", riferito al portamento o a parti del corpo (la schiena, ad esempio, in analogia con Gobbi), ma in alcuni casi può riferirsi a qualità morali o intellettuali (e "storto" assume quindi il significato figurato di "sbagliato" o "cattivo"). E' analogo Malfatti, cognome diffuso in Veneto, che richiama particolari volta in volta diversi, sia un soprannome per qualcuno che non aveva più di un difetto; ed è questa anche l'origine di Brutti (o Brutto), grazie al quale si evita l'imbarazzo della scelta.

Rubrica curata da Claudia Busetto

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