Che cognome orribile!

Succede spesso di incontrare persone con un cognome che imbarazza e mette a disagio.
Ci si pone allora la domanda: come ci si può chiamare così?

Enzo Caffarelli, direttore della Rivista italiana di onomastica parla proprio di questo problema in un suo articolo.

Quali le origini dei cognomi

In Italia, come in altri Paesi, i cognomi hanno sei principali fonti:
1. da un nome personale, in genere del padre, ma anche della madre o comunque di un avo (Martini, Rinaldi, De Luca...);
2. da un'indicazione di provenienza, toponimo, o relativo aggettivo (Siciliano, Milanesi, Di Napoli...);
3. da un'indicazione di residenza all'interno della comunità (Piazza, Fontana, Chiesa...);
4. da un'indicazione di mestiere, attività, titolo, carica (Ferrari, Barbieri, Vaccaro...);
5. da un soprannome allusivo all'aspetto fisico o al comportamento (Bianchi, Grasso, Bevilacqua...);
6. dallo status originario di trovatello (Proietti, Innocenti, Trovato, ecc.).

Che cognome orribile
Alcuni esempi di cognomi "imbarazzanti"

Ma i nomi che consideriamo sgradevoli nascono da soprannomi, specialmente di animali, attribuiti a persone che li possedevano o allevavano, a volte imposti proprio con l'intenzione di offendere.
La persona costretta a portare un cognome disdicevole o ridicolo, di cui si vergogna, molto spesso chiede di cambiarlo. Sono infatti centinaia all'anno le persone che fanno questo tipo di richiesta.
Il cambiamento, comunque, non è mai drastico, basta la sostituzione di una sola vocale per dare al cognome un significato e una fonia più gradevoli. A questo tipo di cambiamenti si è ricorso fin dal Medioevo.

Cognomi celebri si sono formati grazie al cambiamento di qualche vocale o consonante.
Pallavicini, nasconde in realtà Pelavicini, nomignolo affibbiato a qualcuno che derubava i conoscenti; Pellicani viene da Pelacani; Cadamosto, famoso navigatore, era molto probabilmente un meno piacevole Cacamosto; il diffuso Capece nasce da una sincope di Cacapece; Frangipane, nome di una famiglia romana potentissima intorno all'anno 1000, era in origine Fregapane. Cappasanti proviene da un poco religioso Gabbasanti. E l'eroe Pisacane sarebbe stato ricordato con lo stesso entusiasmo se avesse mantenuto il nome dei suoi avi, quasi certamente Pisciacane? Il cognome Manacorda verrà da Malacorda, da cuore cattivo. Ettore Fieramosca era in origine Ferramosca, cioè chi perde il suo tempo a cercare di mettere i ferri a un insetto. Erasmo Gattamelata aveva in origine il soprannome Gattamalata.

Il cambiamento del cognome è stato oggetto di discussione già alla fine del XVII secolo. Vincenzo Lancetti afferma in un saggio del 1836, sulla pseudonimia, che il cambiamento dei nomi turpi è "sempre stato reputato o necessario o lodevole". Giacomo Casanova, a proposito di un suo conoscente Tognolo di Oderno, alias Fabris nelle sue Memoires, scriveva: "S'egli avesse continuato a chiamarsi Tognolo, nessuno avrebbe badato al nobile e distinto carattere, ai sentimenti, alle virtù di Fabris. Eppure tal è la conseguenza che può avere un nome in questo sciocco mondo", "Cangisi dunque quando se n'abbia uno poco sonoro... purchè il nome che tu scegli non appartenga a verun altro, nessuno può contrastarti un sì naturale diritto". E osservava che non avrebbero avuto accesso all'immortalità gli Arouet, i Lerond e i Trapasso se non fossero diventati Voltaire, D'Alembert e Metastasio.

Tra i personaggi contemporanei noti, possono essere citati per un cambiamento di cognome Pietro Saragattu-Mulinas, nonno del quinto presidente della Repubblica Italiana Giuseppe Saragat; Sergio Pininfarina erede di Giuseppe Farina, costruttore automobilistico noto come "Pinin" Farina; Antonello Riva, figlio di Mario Bonavolontà, in arte Mario Riva.

I cognomi veramente imbarazzanti

Parecchi cambiamenti si hanno come conseguenza ad adozioni, divorzi, riconoscimenti paterni ecc.
Una percentuale molto bassa riguarda l'omonimia con personaggi scomodi. Ad esempio, alla fine della seconda guerra mondiale molti Hitler chiesero ed ottennero un altro cognome. Oggi il nome Hitler è praticamente scomparso: nessun dizionario di onomastica tedesca osa più includerlo tra i suoi lemmi. Ma, sono centinaia le istanze che riguardano richieste di cambiamento per nomi di animali o cose, per difetti fisici o morali, per epiteti considerati imbarazzanti, disdicevoli o addirittura infamanti per il portatore.

"La Gazzetta Ufficiale", pubblica periodicamente i nomi da cambiare, quali: Finocchio, Lamorte, Maiale, Massacra, Pippa, Piscioneri, Scopo, Sega, Troia, Zoccola, e le modifiche effettuate, a seguito di una richiesta fatta da parte dell'interessato all'Ufficio Anagrafe. Si può così analizzare un ampio repertorio disponibile, secondo la sfera semantica di disturbo e secondo i mutamenti invocati.

Sono considerati, per dirla come la legge, "ridicoli e vergognosi", perchè rientrano nella sfera semantica di organi o comportamenti sessuali o in quella escatologica (più o meno associata a forma di torpiloquio): Bocchino e simili, Caccavalle, Cacchio, Cagarelli, Cagossi, Cantacesso, Castrati, Cazzaro, Culetto, Culò e Culotta, Ficarotta e Ficarrotta, Frocione, Lapuzza, Lo Stimolo, Mastronzo, Minchio, Mona, Pippa, Pirlone, Piscia e Pisciottu, Pittana, Pompini, Recchione e Ricchione, Scazzino, Sederino, Stronziero, Uccello, Vagina, Zoccolante.

Altri possono considerarsi infamanti perchè svalutativi o comunque deplorevoli: Bavoso, Broccolo, Canaglia, Carciopolo, Carnemolla, Casino, Ciavatta, Corna, Cozza, Femminella, Incapace, Lacchè, Lapelosa, Ottuso, Pallone, Pedalino, Pomodoro, Puzone, Ricotta, Scema, Sciocca, Spaghetti, Spinelli, Tontodimamma, Terrone, Venerdì.

Ci sono nomi di animali, che non piacciono: Bufalo, Cagna, Ciuccio, Pàpara, Pappagallo, Rospo, Serpente, Sorichetta, Topa, Verme, Capra e Capretta, Gallina e Vacca, molti sono anche i Porcelli, Porcellini, Porcello, Porco, Porcaro, Porcu, Porqueddu, Maiale e Maialetti.
I cognomi che spaventano: Coma, Cancro, Di Muoio, Lamorte, Morte, Massacra, Sciagura, ecc.
Quelli che evidenziano origini illegittime: Bastardi, D'Ignoti, Spurio.
C'è da tener presente che il concetto di disdicevole cambia da un luogo all'altro: ad esempio Porcu in Sardegna non è affatto strano perchè diffusissimo nell'isola.
Ci sono poi i cognomi considerati censurabili e odiosi per motivi politici, come Fascio o Fascista. Altri avvertiti come fastidiosi laicamente, come Verginella.

Alcuni cambiamenti sono voluti per meglio inserirsi nel Paese in cui si risiede, diverso da quello d'origine: a Milano la famiglia Ben Omar, di origine araba, ha chiesto di diventare Benoma; Altaraz, famiglia originaria di Israele, ha chiesto di diventare Altara. Alcuni sono stati costretti, negli Stati Uniti, a effettuare la traduzione letterale del loro cognome (Lorenzi è diventato Lawrence; Martini, Martin; Bevilacqua, Drinkwater; Vinciguerra, Winwar; Chiesa, Church).
E ancora, si effettuano cambiamenti quando nomi femminili diventano cognomi impedendo la determinazione del sesso del portatore; e questo nonostante la popolarità di personaggi televisivi come Piero Angela, Umberto Simonetta e altri ancora.

Il patrimonio onomastico italiano, comunque, muta in maniera ridotta: i Bocchini o Bocchino sono ancora oltre 4.000; gli Spinelli o Spinello più di 20.000; i Vacca oltre 10.000, i Porco 1.200, i Pollo 400. E si contano ancora 200 Sederino, 150 Culetto, 100 Frocione; 200 Fallito e 80 Tonta.

Tratto dalla rivista Amministrazione Civile (05/2002) Enzo Caffarelli, "Quei nomi che fanno arrossire"

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