Potrebbe derivare dal nome medioevale
Gibellus di cui si ha un esempio nel Baldus di Teofilo Folengo: "...Hinc melius quam vos animabus tartara persis // repleo, nec lasso veram succrescere sectam // atque fidem Christi, quae totum subderet orbem, // mille ruinasset Turcos, si mille fuissent, // quando assassinus Ghelphus et ladro Gibellus // non tantae in mundo sparsissent semina pestis....".
Il
ceppo siciliano potrebbe anche derivare da un soprannome originato dal termine arabo
gebel, "monti", indicando così una provenienza montanara del capostipite.
Tracce di queste cognominizzazioni si trovano ad esempio a Ventimiglia (IM) nel 1514 in un atto, dove, tra i capifamiglia firmatari dell'atto di cessione al Banco di San Giorgio della sudditanza di quella città da parte della Repubblica Genovese, ben 18 capifamiglia hanno come cognome Gibellus.
Il cognome
Gibelli è specifico del milanese, del pavese e della Liguria.
Gibello è piemontese, del vercellese e del torinese.
Gibella, molto raro, è tipico dell'area delle province di Agrigento e Caltanissetta.