Dovrebbe derivare da modificazioni del nome
augurale medioevale
Bonus,
Bona legato al latino
bonus,
"buono d'animo, buon cristiano".
Potrebbe inoltre derivare da un altro nome medioevale
Vonus,
Vona, di cui si ha un esempio ad Afragola in un atto dell'anno 1028: "...Vonus filius quidem Petrucci Caputi pro vice sua et pro vice Gregorii, qui nominatur Insertavinea, uterini germani sui et Iohanne qui nominatur Boso filio q. Stephani Pectinato, seu Sergio qui nominatur Coppula abitatores in loco qui vocatur Arcupintum...".
Il cognome
Vona è molto diffuso nel Lazio, in particolare nel romano, frusinate e latinense, ma ha presenze significative anche nel potentino, nel crotonese ed in Sicilia, in particolare nel ragusano.
Vonella è specifico della provincia di Catanzaro.
Vono è decisamente calabrese, del catanzarese soprattutto.
Vuono è calabrese, tipico della provincia di Cosenza.
Il
patronimico De Vuono è del cosentino, mentre
Di Vuono è quasi unico.