Deriva da soprannomi legati alla presenza di uno o più
cerri (alberi) nelle vicinanze dell'abitazione delle famiglie o, più probabilmente, da
toponimi che contengono la radice
cerro, estremamente diffusi in Italia come ad esempio: Cerreto Alpi (RE), Cerreto Castello (BI), Cerreto d'Asti (AT), Cerreto Laziale (RM), Cerro al Lambro (MI), Cerro Maggiore (MI) ecc.
Tracce di famiglia Cerri si trovano: in Lunigiana, dove nel 1550 è presente con mansioni di notaio un tal Giovanni Michele dei Cerri di Bigliolo; nel 1580 M. Antonio Cerri da Montone (PG) scrive saggi sulla poesia lirica latina; nel 1770 a Pumenengo (BG) in qualità di podestà vi è Girolamo dei Cerri di Vailate.
Il cognome
Cerri è presente in tutta la fascia occidentale dell'Italia centro settentrionale ed ha più aree di origine: una nelle province di Milano, Novara e Pavia, una nelle province di Pisa e Lucca, ed un'altra nel Lazio.
Cerra ha un
ceppo nella provincia di Catanzaro, uno in quella di Salerno e presenze sparse per la penisola.
Cerrina è piemontese.
Cerrito ha un ceppo laziale, uno siciliano ed uno campano.
Cerruto è siciliano, del ragusano in particolare.
Cerutti è lombardo piemontese.
Cerato è tipico del nord Italia: Veneto, Piemonte e Lombardia in particolare.
Cierro è napoletano.
Precerutti, piuttosto raro, potrebbe avere un ceppo lombardo.