Dovrebbe derivare da forme dell'etnico di
Caramania, regione anatolica prospiciente Cipro, e potrebbe risalire almeno al 1566, epoca dell'invasione dei turchi in terra d'Abruzzo, quando 120 navi saracene aggredirono il litorale abruzzese.
E' anche possibile una derivazione dal termine longobardo
karaman, "arimanno o uomo libero", oppure dal
toponimo Caramanico Terme nel pescarese.
Dell'uso dell'etnico di Caramania si ha un esempio nella seconda metà del 1400 negli scritti di Caterino Zeno ambasciatore della Serenissima, nei suoi
Commentarii del viaggio in Persia e delle guerre persiane di messer Caterino Zeno il Cavalliere:"...Veduto Samper moversi di luogo i Caramani e caricar Amarbei, anch'egli, serrato il suo squadrone, si mosse e urtò per fianco Sinan, ruppe i Caramani e in un attimo fu adosso l'esercito del signore, e rotta e malmenata la cavalleria tagliò a pezzi le prime ordinanze de' gianizzari e mise in confusione tutte quelle brave fanterie...".
Il cognome
Caramanico sembrerebbe specifico del teatino.
Caramani è rarissimo.
Caramanica ha un
ceppo nel latinense e nel romano, ed uno nel casertano.