d’azzurro, alla torre d’argento, aperta, finestrata e murata di nero, merlata di quattro pezzi alla guelfa, a due spade di nero, poste in fascia una sull’altra e trapassanti detta torre attraverso le finestre, la superiore da dietro con la punta verso destra, l’inferiore dal davanti verso sinistra; al capo cucito d’azzurro, caricato di tre gigli d’oro posti tra i quattro pendenti di un lambello di rosso (d’Angiò)