Potrebbe derivare, direttamente o tramite una forma ipocoristica, da un'alterazione aferetica dialettale del nome medioevale Garibaudo, ottenuto dall'italianizzazione del germanico Haribald ("combattente coraggioso").
Secondo un'altra ipotesi deriverebbe invece da un soprannome di mestiere legato al vocabolo dialettale rubat, che, in ambienti contadini, indicava il rullo per spianare i campi.
Un'ulteriore teoria lo lega invece al piemontese rubat che indicava anticamente il mulino per le granaglie.
Tracce di queste cognominizzazioni si trovano a Torino nella seconda metà del 1600 con l'Ingegner Rubatto cui viene affidato dai Savolia il progetto di nuove macine atte alla produzione di polvere da sparo nell'Arsenale Militare di Borgo Dora a Torino. Il cognome Rubattino è famoso grazie all'armatore Raffaele Rubattino che concesse a Garibaldi l'uso dei due vapori Piemonte e Lombardo che partirono da Quarto alla volta della Sicilia.
Il cognome Rubatti, rarissimo, parrebbe piemontese. Rubattino, molto raro, è genovese. Rubatto è specifico del torinese. Robotti ha un ceppo tra le province di Alessandria e Genova. Robattino è quasi unico.
Il cognome Rubatto è 1269° nella regione Piemonte Il cognome Rubatto è 560° nella provincia di Torino Il cognome Rubatto è 7° nel comune di CHIERI (TO)
Stemma
Rubatto(PIE) (Cuneo, Ginevra)
Rubatto(PIE) (Cuneo) Titolo: conte di Torricella; signore di Roasio, Torricella D’azzurro, allo scaglione d’argento, accompagnato in capo da due stelle d’oro, e in punta da tre frantoi (rubatti) d’oro, male ordinati