Deriva dal nome medioevale Mirra che potrebbe essere l'
ipocoristico abbreviato del nome Miranda, modificato dialettalmente in Mirra oppure potrebbe derivare da un soprannome etnico, appunto legato alla provenienza del capostipite. La mirra è una resina ricavata dalla corteccia di alcune piante dell'Arabia e dell'Africa. Non è escluso che il cognome possa essere stato attribuito in passato riferendosi alla profonda religiosità del capostipite: la mirra, insieme all'oro e all'incenso, fu tra i doni offerti a Gesù Cristo dai Re Magi.
Mirra viene citato, ad esempio, da Dante nell'Inferno: "...Quell'è l'anima antica / di Mirra scellerata, che divenne / al padre, fuor del dritto amore, amica. ...".
Tracce di questo cognome si trovano in Lombardia, nel varesotto, nel 1500 in un atto si legge: "... "alla cassina di Monsei dove anche tiene cassina il S.r Giulio Cesare Pozzo habitata da Giulio Mirra di Christoffaro si sono vedute tre stanze inferiori quali sopra havevano suo astrico con altri tre superiori...".
Il cognome
Mirra è campano della fascia che da Caserta arriva a Salerno.