Dovrebbe trarre origine dalla
toponomastica albanese: a sud-est di Tirana, infatti, si trova il distretto di Gramsh (detto anche Gramshi in lingua madre), che ha come capitale, appunto, la città di Gramsh.
Potrebbe trattarsi quindi di un cognome importato dall'Albania fra il XV e il XVI secolo, in seguito all'emigrazione di una folta comunità albanese in Italia; come ben noto nella storia d'Albania, questo fenomeno migratorio fu dovuto all'occupazione del paese da parte dell'Impero Ottomano, che vi stabilì il suo dominio dopo la morte di Gjergj Kastrioti, meglio noto col nome di Skanderbeg (un eroe nazionale nella storia albanese, famoso per la sua resistenza nei confronti dell'avanzata turca). Per quanto riguarda il cognome in questione, personaggio di rilievo fu il politico, filosofo e scrittore sardo Antonio Gramsci (nato ad Ales, Oristano, nel 1891 e morto a Roma nel 1937), noto per il suo attivismo politico e intellettuale nelle file della Sinistra (fu uno dei fondatori, ad esempio, del PCd'I, il Partito Comunista d'Italia) e per la sua detenzione in carcere in quanto membro dell'opposizione al regime fascista. Per ciò che riguarda, invece, la genealogia della famiglia Gramsci, pare che questa provenisse in origine da Plataci, nel cosentino; secondo recenti ricerche archivistiche, inoltre, i Gramsci vivrebbero in Italia ormai da diversi secoli, pare proprio dai tempi dell'invasione turca (nonostante Antonio sostenesse una sua origine albanese molto più vicina nel tempo, risalente cioè a un suo avo emigrato nel 1821).
Il cognome
Gramsci è calabrese, originario del cosentino.
Gramisci è tipico di Cosenza.