Dovrebbe derivare dal nome medioevale
Dolfus aferesi di nomi come Adolfo, Rodolfo, Gandolfo, Landolfo, ecc.
Dell'uso di questa cognomizzazione si hanno tracce ad esempio ne Le Vite de più eccellenti Architetti, Pittori, et Scultori italiani, da Cimabue insino a’tempi nostri di Giorgio Vasari, dove si può leggere: “...L'anno poi 1327, essendo Guido Tarlati da Pietramala, vescovo e signore d'Arezzo, morto a Massa di Mare ' a nel tornare da Lucca, dove era stato a visitare l'imperadore; poichè fu portato in Arezzo il suo corpo, e lì ebbe avuta l'onoranza del mortorio onoratissima; deliberarono Piero Saccone e Dolfo da Pietramala, fratello del vescovo,...”.
Il cognome
Dolfi è tipico della zona che comprende le province di Firenze, Pistoia, Pisa e Lucca.
Dolfo, decisamente più raro, sembrerebbe specifico della provincia di Pordenone.
Dolfetti è quasi unico.