Potrebbe trattarsi di una forma patronimica, dove il De sta per "figli di", riferite a padri del capostipite che portavano il nome Sistus.
Dell'uso di questo nome si ha un esempio in una Charta venditionis del 1208 a Pavia, dove tra i testi figurano: "...Interfuerunt Sistus Canister et Carbo de Piscaria testes. Ego Girardus de Balbis imperialis aule notarius hanc cartam tradidi et scripsi.".
Il cognome De Sisti è tipicamente romano. De Sisto, oltre al ceppo romano, ne ha uno nel beneventano, con presenze significative anche a Napoli e nel casertano.