Deriva dal nome antico Camillo, l'italianizzazione di Kadmilos, che, nell'antica mitologia greca, era il nome attribuito al padre dei Cabiri (divinità dell'oltretomba): dalla figura mitologica di Kadmilos, in seguito, presero il loro nome i cosiddetti camilli, giovani sacerdoti che assistevano a particolari riti sacrificali. In seguito il nome assunse il significato di "fanciullo".
Il cognome Camilli è specifico della fascia centrale che comprende il grossetano, il Lazio, l'Abruzzo, l'Umbria e le Marche. Camillini è tipicamente romagnolo, del ravennate, forlivese, riminese e pesarese. Camilla è tipica del cuneese. Camillacci è tipicamente laziale, del romano e del frusinate. Camilletti è tipico delle Marche, del perugino e del romano. Camillo ha ceppi nel Veneto, nel romano, nel napoletano, nel foggiano e nel palermitano. Camilloni sembra marchigiano e del perugino e romano. Camillucci oltre al ceppo marchigiano ha un ceppo nel ternano, nel viterbese e nel romano. Camilluzzi, molto raro, è tipico del ternano. Cammilli, sicuramente toscano, è proprio del fiorentino e del pistoiese.
Il cognome Camilla è 5687° nella regione Piemonte Il cognome Camilla è 1149° nella provincia di Cuneo Il cognome Camilla è 1° nel comune di NIELLA TANARO (CN)
Stemma
Camilla(LAZ) (Roma) d'argento, alla fascia d'oro
Camilla(LIG) (Liguria)
Camilla(SIC) (Messina) d’argento, alla fascia d’azzurro