"Colombo era lombardo". Lo rivela la saliva

VOGHERA - Ha analizzato, estraendone il Dna, più di cento campioni di saliva di liguri, piemontesi e lombardi dal cognome Colombo. I suoi risultati li ha poi confrontati con il frutto del lavoro di studiosi francesi e spagnoli. Tutto questo per dimostrare l'origine di Cristoforo Colombo. E ci è riuscita Natalia Lugli, 23 anni, che si è laureata in Scienze biologiche all'università di Pavia. Dopo anni che hanno visto gli studiosi contendersi la paternità di Colombo, che finalmente, nel secolo scorso è stata attribuita all'Italia, adesso arriva anche la risposta scientifica. Era italiano. Verosimilmente lombardo, perchè lombarda è la radice del suo cognome. Il cognome Colombo dunque è originario della Lombardia e solo in seguito è approdato in Spagna, dopo aver attraversato la Francia.

Il sigillo della scientificità arriva dalla ricerca "Distribuzione aplotipica del cromosoma Y in persone italiane e spagnole di cognome Colombo e Colon, per l'identificazione di Cristoforo Colombo". Relatori d'eccezione hanno supportato la laureanda. Il professor Carlo Alberto Redi, del dipartimento di Biologia Animale dell'ateneo pavese, direttore Scientifico del Policlinico S.Matteo di Pavia e Accademico dei Lincei; e il tenente colonnello Luciano Garofano, comandante dei carabinieri del Ris di Parma. Relatore esterno il professor Josè Antonio Lorente Acosta, direttore del laboratorio di Identificazione Genetica della facoltà di Medicina dell'università di Granada. Per arrivare alla sua tesi Natalia Lugli, con la supervisione di questi due superesperti in biologia molecolare, ha raccolto e analizzato la saliva di oltre un centinaio di "Colombo" di sesso maschile, piemontesi, lombardi e liguri. Ha esaminato il cromosoma Y (che viene ereditato in via paterna) e anche il Dna mitocondriale (ereditato solo dalla madre) e, cercato in essi delle sequenze che permettono di tracciare una "patri-linearità".

Lo studio è una tranche del "Proyecto Colon", realizzato in collaborazione anche con laboratori tedeschi e statunitensi. E in realtà il caso non è risolto del tutto: il Proyecto Colon è nella sua ultima fase: comparare i dati rilevati nei tre Paesi con quelli ottenuti dallo studio del Dna di Cristoforo Colombo (i cui resti, al pari di quelli del figlio Fernando, erano stati riesumati nel giugno 2003), per comprovarne definitivamente l'origine.

28 luglio 2007 - Articolo tratto da IlMessaggero.it
28 luglio 2007

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