Dovrebbe derivare da un soprannome basato sul termine grecanico
tsangòs, "bisbetico", ma è anche possibile che si tratti di una forma contratta del cognome Zangari o Zangaro e che si riferisca al mestiere dei capostipiti (dal vocabolo
zanche, un tipo di calzatura tardo medioevale).
Un'altra ipotesi è legata all'antico nome dato dai Siculi alla città di Messina ovvero
Zancle con il significato di "falce" per la caratteristica forma del suo porto, come riporta anche Tucidide ne "La guerra del Peloponneso" (VI, 4, 5): "Zancle all'inizio era stata così chiamata dai Siculi, poiché il posto ha l'aspetto di una falce (i Siculi chiamano la falce
Zanklon)". In questo caso si tratterebbe di un
toponimo.
Il cognome
Zanghi sembrerebbe siciliano del messinese e di Palermo.
Zango, praticamente unico, è calabrese.