Dovrebbe derivare, direttamente o tramite forme
ipocoristiche o accrescitive, da alterazioni dialettali del nome mediovale
Salvanus, un'alterato del nome
Silvanus. Si ha un esempio d'uso tra i Capitani della Chiesa di Pisa, che firmarono nel 1228 un trattato con Siena, Pistoia e Poggibonsi, dove compare un Salvanus notarius.
Il cognome
Salvagno ha un
ceppo nel cuneese e nel torinese, un ceppo, il più consistente, nel Veneto, nel veneziano e nel veronese, con un ceppo anche a Trieste.
Salvagni ha un ceppo lombardo, nel sondriese, bresciano e mantovano, uno a Bologna ed uno nel romano e nel latinense.
Salvagnin è specifico del padovano.
Salvagnini ha un ceppo veneto, nel padovano e nel rodigino, uno toscano nel fiorentino, ed uno romano.
Salvagnoni ha un piccolo ceppo nell'aretino.
Salvan ha un ceppo nel padovano.
Salvani è quasi unico.
Salvano, rarissimo, è specifico del basso cuneese e savonese.