Potrebbe derivare da un soprannome dialettale originato dal mestiere del capostipite, forse un rosticcere.
A Milano nel 1300, dice Pietro Verri nella sua Storia di Milano: ".. Parmi che se le terre fossero state bastantemente feraci di grano, si sarebbe dalla plebe domandata, non l'introduzione del grano estero, ma del più vicino e nazionale, per assicurare l'alimento alla città. Generalmente si mangiava in Milano pane di mistura; e l'anno 1355 vi era in tutta la città un forno solo che fabbricasse il pane bianco di puro frumento; pane che allora era di lusso; e questo forno privilegiato chiamavasi il prestino dei Rosti, ed era vicino alla piazza dei Mercanti.. ..".
Il cognome Rosti ha un ceppo nel milanese con una discreta presenza anche nel bergamasco e nel lodigiano.