Potrebbe derivare da una forma patronimica veneta, dove il suffisso -ato starebbe per "il figlio di", riferito a capostipiti i cui padri si fossero chiamati con modificazioni di nomi come Gasparo.
Potrebbe anche derivare dalle voci trevigiane rore o dal più arcaico roro che identificano per contrazione il rovere o quercia, in questo caso il suffisso indicherebbe provenienza e starebbe ad indicare che la zona d'origine dei capostipiti fosse ricca di questo tipo di piante.
Il cognome Rorato è tipico del trevisano e del veneziano. Roratto, quasi unico, dovrebbe essere una forma alterata del precedente.