Dovrebbe derivare da toponimi come Molo di Borbera nell'alessandrino o Molo nel rodigino, oppure dal nome latino di origine greca Molus, di cui si ha un esempio d'uso nell'Ora maritima di Rufio Festo Avieno: "..in qua vitiferae Molus iuga proserit arcis, // Et Pactolus aquas agit auriger, arva canoris // persultant cygnis, curva sedet undique ripa // creber olos, laetis adsurgunt gramina campis,..".
Il cognome Molo, molto raro, ha un piccolo ceppo nell'alessandrino, uno nel vicentino ed uno nel pesarese.