Dovrebbe derivare da soprannomi di mestiere legati al termine in dialetto napoletano "a canfura", la canfora, la sostanza bianca e cerosa dal forte odore aromatico.
Tracce di queste cognominizzazioni si trovano a Napoli in un atto del 1610 dove Giovanni Battista De Acamphora, debitore di Corte, viene citato in Giudizio.
Il cognome Acanfora è tipico del salernitano con ceppi anche nel napoletano. Canfora è specifico del napoletano ed ha anche un ceppo siciliano nel messinese. La Canfora è campano.