Dovrebbe derivare dal nome gratulatorio medioevale Buonaggiunta o Buonaggiunto, di cui si ha un esempio nel 1200 con il poeta lucchese Bonaggiunta Orbicciani, citato da Dante Alighieri nel Purgatorio canto XXIV, e nel 1300 con Buonaggiunta da Poppleto capitano di ventura.
Tracce di questa cognomizzazione si trovano a Firenze nel 1400 con il mastro costruttore Meo di Piero Giuntini e nel 1500 con la famiglia di editori Giunti.
Il cognome
Giunta oltre al nucleo principale in Sicilia, sembra avere ceppi originari anche nel pesarese, nel lucchese, nel milanese e nel torinese.
Giunti, decisamente toscano, ha forse un
ceppo palermitano, probabilmente dovuto ad errori di registrazione del precedente.
Giuntini è tipico del fiorentino e del pisano.
Giuntino è praticamente unico.
Giunto, molto raro, è campano.
Giuntoli è tipico della Toscana, del pistoiese in particolare.
Zonta è veneto, del vicentino in particolare.