Potrebbe trattarsi di una forma
patronimica, dove il
De- ed il
Di- stanno per "il figlio di", riferito a capostipiti i cui padri si chiamassero
Marke o la cui madre si chiamasse
Marca o
Marka. Dell'uso di questi nomi si ha un esempio riportato in una
Carta commutationis dell'anno 1150: "...idest omnes casas et res territorias proprias seu libellarias, reiacentes in locis et fundis Paneinsacco et Fossadolto aut in eorum territoriis, quas ipse domnus Anselmus emit a filiis quondam
Marke si qui fuit dictus Partimaccum ...".
E' anche possibile una derivazione dal termine medioevale germanico
marka o
marha, "terra", ed in questo caso ad intendere un'origine contadina dei capostipiti.
Il cognome
De Marca parrebbe del potentino.
Di Marca è decisamente siciliano, dell'ennese.
Dimarca, quasi unico, è del nisseno.