Potrebbe derivare da un soprannome legato ad una caratteristica fisica o al mestiere di parrucchiere, infatti
caliendrum era il vocabolo latino per "parrucca". Tracce di questa cognomizzazione si trovano a Napoli nel XIV secolo in un proclama di re Ladislao: "Ladislaus rex Privilegia atque rescripta concessa fore concernimus personisque tanguntur volumus observando sic remanere proficua quod in eorum firmitate et stabilitate permaneant et nullius diminucionis incomoda pertinescant... ...Petruccius Mercolinus dictus Liparo, Feulus de Lauro, Petruccius Calandra, Antonellus Castallanus Amerosus Zaccaria...".
Nel 1400 si ha il fiorentino Piero Calandri (1419-1468) come appartenente alla più grossa ed importante famiglia di maestri d'abaco fiorentini; nel 1600 a Ceva (CN) si trova il medico Stefano Calandri; nel 1400 nel cosentino a Spezzano un certo Calandro risulta tra gli esattori del fisco aragonese.
Il cognome
Calandra è tipico siciliano con un
ceppo anche nel napoletano.
Calandri sembra avere un nucleo nel Piemonte occidentale ed uno nel perugino.
Calandria, rarissimo, sembra specifico del savonese.
Calandro è campano, ma con un ceppo anche nel trapanese.