Deriva direttamente o tramite ipocoristici o alterazioni dialettali, dal nome latino Bonus passato in uso anche presso i barbari conquistatori; Bono è anche nome longobardo. Si trova un esempio a Pavia in una Cartula venditionis del 1144: "...manuum suprascriptorum iugalium qui hanc cartulam vendicionis fieri rogaverunt et suprascriptum precium acceperunt et ipse Bonus Iohannes eidem coniux sua consensit ut supra...".
Tracce di queste cognominizzazioni si trovano già nel 1204 a Cesena nel Convento di Santa Maria dove uno dei frati citati in uno scritto si chiama Joanne Bono ed a Verona dove nel 1500 si legge: "...interrogatus Dominus Julius Bonaccinus, veronensis, rector dictae ecclesiae, super primum capitulum dixit...".
Il cognome Boni è presente in tutto il centro nord. Bonacini sembrerebbe tipicamente emiliano, del reggiano e del modenese. Bonada è piemontese. Bonesi è soprattutto mantovano. Bonì, molto raro, è tipicamente siciliano, del trapanese in particolare. Boniello è decisamente campano.
Il cognome Boni è 63° nella regione Emilia-Romagna Il cognome Boni è 33° nella provincia di Mantova Il cognome Boni è 1° nel comune di BOLZANO VICENTINO (VI)
Stemma
Boni(LAZ) (Roma) (partito di rosso e d'argento)
Boni(TOS) (Toscana)
Boni(LAZ) (Velletri) Cigno (dal disegno che compare nel sito BLVL il cigno è rivoltato, con la testa anch'essa rivoltata a immergere il becco nella coda)