Deriva dal vocabolo
bianco usato come soprannome derivante da una caratteristica fisica (i capelli, il colore della carnagione) o da una caratteristica ambientale (case bianche), o ancora da un
toponimo. In seguito acquisì anche il significato di simbolo di purezza inteso come qualità morali e spirituali. I Bianchi di Firenze risalgono almeno al 1000 e nel 1200 sono inseriti fra le casate nobili consolari, cioè la classe di ricchi e potenti feudatari più aristocratica di Firenze. Il casato Bianchi di Milano dovrebbe provenire da Bologna, il capostipite sembra sia stato Ugolino Bianchi, che nel 1390 Gian Galeazzo Visconti nominò Maresciallo del Ducato di Milano.
Il cognome
Bianchi è diffusi in tutto il territorio nazionale.
Bianchella è specifico dell'anconetano, di Ancona e Falconara Marittima.
Bianchelli ha un piccolo
ceppo a Finale Ligure ed uno ad Ancona e nell'anconetano a Jesi e Falconara Marittima.
Bianchet è specifico del bellunese e della vicina area trevigiana, pordenonese ed udinese.
Bianchetta, decisamente del torinese, è tipico di Salassa (TO).
Bianchetti ha un ceppo lombardo, soprattutto a Brescia e nel bresciano, ma anche nel milanese e nel cremonese, un piccolo ceppo tra anconetano e maceratese, uno tra reatino e romano ed uno nel napoletano.
Bianchino è tipico della zona tra barese, potentino e salernitano.
Bianchinotti, rarissimo, è presente in Emilia Romagna.