Potrebbe derivare da soprannomi originati dal termine arcaico
barcella, "barella", ma in alcuni casi protrebbe derivare dal termine dialettale lombardo
barcella, "baionetta da caccia" o anche da un'alterazione sempre dialettale del termine per indicare il magazzino adiacente alla casa colonica.
Tracce di questo cognome si trovano a partire dal 1500: ".. dominus Antonius de Barcellis curator dicti domini Francisci Beseni. .." e ".. dominus Michael Barcella nacensis. Dominus Matthaeus de Besenis. ..".
In Lombardia le tracce risalgono almeno al 1700, in un atto redatto nel 1725 in Valtellina in cui risultano accordate a Bartolomeo Castellanello di Bianzone detto Barcella cinque tavole della vigna "al loco delle olive" e più tardi a Bormio alla fine del 1700: "...Locazione di Antonio Nicolina fu Giambattista, di Bormio, quale locatario dei beni esistenti in Bianzone di ragione del collegio gesuitico di Bormio, a Giacomo Castellanelli fu Bartolomeo e a Giuseppe Castellanelli fu Domenico,
detti Barcella, delle case site in Bianzone, nella contrada di Cambremo, e dei fondi "opolivi" descritti nella precedente locazione, fatta agli stessi massari il 4 novembre 1778, per un fitto annuo di 5 some di vino sulle case e di 2 some di vino sui fondi...".
Il cognome
Barcella, oltre al
ceppo, forse di origine trentina, tipicamente lombardo, presente in particolare nel bergamasco, ne ha uno a Reggio Calabria ed uno a Catania.
Barcelli, rarissimo, ha un piccolo ceppo nello spezzino ed uno nel pesarese.
Barcellini è lombardo piemontese.
Barcello, altrettanto raro, sembrerebbe avere un piccolo ceppo nel cosentino.