Deriva dal medioevale Amatus, nome in seguito diventato cognome, dal significato augurale "amato, protetto da Dio". Il cognome si riscontra in un atto di compravendita del 1195 a Solofra (AV): "...Que tota petia videtur esse per hos fines: a parte orientis fine heredum quondam Amati Cioffi et Iaconi Petri qui dicitur de Archipresbitero; a parte meridiei fine via puplica; a parte occidentis fine ipsius Iaconi Petri et Iohannis qui dicitur de Archi... ..ego Falco notarius iussu suprascripti iudicis scripsi".
Il cognome Amato è diffuso in tutto il Sud Italia. Amat ha un ceppo in provincia di Pordenone e presenze in Sardegna ed in Piemonte. Amata è siciliano, della provincia di Messina in particolare. Amatiello è campano, della provincia di Avellino. Amatino, raro, dovrebbe essere salernitano. Amatu è siciliano e specifico della provincia di Ragusa. Amatucci ha un ceppo in provincia di Ascoli Piceno e presenze significative in Toscana, nel romano ed in Campania. Amatulli è barese. Amatuzzi è calabrese, della provincia di Cosenza. D'Amati ha un possibile ceppo pugliese. Damato ha un ceppo pugliese in provincia di Barletta-Andria-Trani.
Il cognome Amata è 1491° nella regione Sicilia Il cognome Amata è 257° nella provincia di Enna Il cognome Amata è 1° nel comune di SANT'AGATA DI MILITELLO (ME)