Alessandra CUSAN e M. Luigi FAZZO sono due coniugi milanesi che si sono visti negare dalle autorità italiane la possibilità di dare ai loro tre figli il solo cognome della madre.
La coppia giustifica la scelta del cognome materno con il desiderio di voler perpetuare il patrimonio morale del nonno, deceduto nel 2011, del quale sarebbe rimasta cancellata la memoria perchè il fratello della CUSAN non ha eredi.
Tutto ha inizio con la nascita della loro primogenita, Maddalena, nel 1999: i coniugi provano a iscriverla nei registri dell'anagrafe con il cognome materno, ma la richiesta viene respinta.
Un paio d'anni più tardi, i coniugi ci riprovano con il tribunale di Milano, il quale fa notare che, sebbene non vi sia alcuna disposizione giuridica perchè un neonato sia registrato con il nome del padre, questa regola corrisponde a un principio ben radicato nella coscienza sociale e nella storia italiana.
Nel processo d'appello, viene confermata quindi la sentenza di primo grado.
Davanti all'ennesimo rifiuto, il signor FAZZO e la signora CUSAN si sono quindi rivolti direttamente alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo.