Ci siamo chiesti, ma cosa pensano gli psicologi del doppio cognome?
La Dr.ssa
Valentina SCIUBBA, laureata in psicologia all'Università La Sapienza di Roma, sul
suo blog prende in esame l'importanza e l'influenza nella vita dell’individuo del proprio
nome e
cognome.
Intanto, può interferire negativamente o positivamente più il nome o il cognome che portiamo?
Secondo la Dottoressa ha più importanza il nome in quanto la scelta dello stesso è arbitrale, ma anche il cognome può influire sull'identità dell'individuo (cognomi buffi o indicativi di certe particolari famiglie).
E se si potesse attribuire entrambi i cognomi?
Secondo alcuni verrebbero meno i diritti del padre, ma l'esperto ritiene che, alla luce delle esperienze europee, "non sembra che il poter attribuire alla prole un doppio cognome come accade in Spagna, o il cognome materno al posto di quello paterno dovrebbe comportare eccessive complicazioni nel primo caso o squilibri nelle relazioni familiari e nello sviluppo del figlio nel secondo".
La dottoressa conclude con la frase: "sono del parere che il doppio cognome tuteli maggiormente i figli che possono ritrovare così rispecchiata meglio e in misura più completa la loro identità per cui in prospettiva non può che derivarne ad essi maggiore equilibrio e serenità; inoltre mette al riparo da distorsioni e tensioni familiari derivanti appunto dal desiderio pressante di uno o ambedue i genitori che un determinato cognome venga trasmesso e perpetuato".