Dovrebbe derivare da una forma
ipocoristica più o meno dialettale del nome
Vito, ma è anche possibile un'origine più antica dal nome latino
Vitulus ("vitello") di cui si ha un esempio nell'
Ab Urbe condita di Tito Livio: "...Sacerdotes publici ea pestilentia mortui sunt, Cn. Servilius Caepio pontifex, pater praetoris, et Ti. Sempronius Ti. f. Longus decemvir sacrorum, et P. Aelius Paetus augur, et Ti. Sempronius Gracchus, et C. Mamilius Vitulus curio maximus...".
Il cognome
Vitolo è tipicamente campano, del casertano, napoletano e salernitano in particolare.
Vitoli, quasi unico, è probabilmente dovuto ad un'errata trascrizione.
Vitulli ha un
ceppo tra teatino e campobassano, uno tra barese, tarentino e materano, uno a Napoli ed uno a Roma.
Vitullio è praticamente unico.
Vitullo ha un ceppo romano ed uno tra teatino ed iserniese.
Vitulo, molto raro, è tipicamente veneto.