Dovrebbe derivare, direttamente o tramite
ipocoristici, da un soprannome basato sul termine italiano
torto nel senso arcaico di "storto, malformato", utilizzato probabilmente per indicare un difetto fisico dei capostipiti.
Tracce di queste cognominizzazioni si trovano ad Arezzo nel 1400 con il letterato e scrittore Giovanni Tortelli, autore fra l'altro i Commentarî - De Ortographia dictionum edito a Bologna nel 1462.
In alcuni casi potrebbe però anche designare la provenienza dalla Val Torta (valle tortuosa) nell'alta Val Brembana.
Il cognome
Torti ha un nucleo importante nell'area che comprende le province di Milano, Pavia ed Alessandria.
Tortella ha un
ceppo nel veronese, uno tra viterbese e romano, uno nel teramano e nel teatino ed uno nel barese e tarantino.
Tortelli ha un ceppo nel bresciano, uno nel lucchese e fiorentino, uno nel grossetano, nel romano e reatino ed uno nel barese.
Tortello, molto raro, ha un ceppo nel torinese, uno nel genovese ed uno nel rodigino.
Tortini ha qualche presenza in Lombardia ed in Emilia Romagna.
Torto e
Tortoni è quasi unico.