Dovrebbe derivare dal cognomen latino
Tintinus (da
tinctus, "intinto, immerso", inteso come "battezzato", cioè
tinctus aqua salutis aeternae, che vuol dire "immerso nella acqua dell'eterna salvezza".
Si hanno tracce intorno al 1000 di un Tintinus, grande latifondista.
Il cognome
Tinti potrebbe avere più ceppi: nel bresciano, nel bolognese in provincia di Firenze e Arezzo, nell'anconetano e nel sud della Sardegna.
Tinta è specifico del triestino.
Tintino, quasi unico, parrebbe partenopeo.
Tinto ha un
ceppo a Roma ed uno a Napoli.