Dovrebbe derivare, direttamente o tramite un'
ipocoristico, dal nome medioevale
Mitus,
Mita, di cui si ha un esempio d'uso in questo scritto del 1190: "..Pelagius archidiaconus atque abbas monasterii Pessegarii laudat et confirmat. Abbas Gunsalvus et ceteri clerici confirmant. In tempore illo ex parte episcopi erat vicarius Martinus Sisnadiz. et ex parte canonicorum Mitus Ruderici et Martinus Luci. Sed inter cetera domno episcopo alacriter in fialas obtuli.XXti solidos. ..", o anche dal nome medioevale italiano
Mite,
Mitis, con il significato di Gentile.
Il cognome
Mita ha un
ceppo nel bolognese, uno nel romano, uno molto piccolo a Napoli e nel materano, ma il nucleo principale è nel Salento nel brindisino e nel leccese.
Mite, quasi unico, sembrerebbe dell'area abruzzese, molisana e pugliese.
Miti ha un piccolo ceppo nel perugino e nel Piceno.
Mito, rarissimo, sembrerebbe essere stato di lontane origini abruzzesi.
Mitola è tipicamente pugliese, di Bari, con un ceppo nel foggiano.
Mitoli, più raro, è di Molfetta nel barese e di Foggia.
Mitolo ha un piccolo ceppo nel foggiano, ma il nucleo è nel barese con un ceppo anche a Carbone nel potentino e nel materano.