Dovrebbe derivare, direttamente o tramite
ipocoristici, dal nome medioevale
Leal,
Lealis, di cui si ha un esempio a Firenze nel 1268 con: "Cerbolinus filius Lealis de Duomo,.. ..Infrascripti sunt confinati extra civitatem in comitatu".
Tracce di queste cognominizzazioni si trovano ad esempio a Palermo dove nel 1549 muore Antonino Leale proprietario di una casa turrita citata in un atto, e nel 1578 Giovanni Filippo Leale, figlio di Antonino, "soggioga un censo a Blasi Piazza: super quoddam tenimento magno domorum cum eius turrim in diversis corporibus existens situm et positum in quarterio Yhalcie in strata mastra per quam tenditur versus conventus S. Francisci.".
Il cognome
Leale ha un
ceppo tra genovese ed alessandrino, uno nel cosentino e reggino ed uno nel palermitano e trapanese.
Leali è tipicamente lombardo, in particolare è diffuso nel bresciano e nel mantovano.
Lealini, rarissimo, sembrerebbe del vicentino.