Potrebbe derivare, direttamente o tramite
ipocoristici, dal nome medioevale di origine longobarda
Gerhard addolcito in una forma italianizzata in
Gheraldo e quindi in
Ghelardo. Si ha un esempio a Firenze in un'opera del 1600
La Tancia di Michelangelo Buonarroti il Giovane, nipote del più celebre Michelangelo: "...L'harà a schifo la grascia, e 'l camoiardo, / Porterà 'ndosso un vestir signolire / Pietro dralle un diamante, uno smelardo, / Più su di questo non si può salire, / E' suo' cugini Iapoco, e Ghelardo, / Quel picchinin che par'alto un balire, / Presenteranle qualche bel lagoro, / Qualche dificio, ò d'ariento, ò d'oro....".
Il cognome
Ghelarducci è toscano, del livornese e del pisano.
Ghelardi è tipico di Pisa, Livorno e delle relative province.
Ghelardini, oltre all'area pisano e soprattutto livornese, occupa anche il pistoiese ed il fiorentino.
Ghelardoni è invece tipicamente pisano.