Dovrebbe derivare, direttamente o tramite forme patronimiche, dall'
aferesi dialettale contratta del nome medioevale
Benedictus (Benedetto) oppure dal termine
netto (dal latino
nitidu(m)) col senso figurato di "persona innocente, senza colpa".
Dell'esistenza di questo nome si ha un esempio ad Agrigento in un atto della prima metà del 1300, dove risulta beneficiario di un'investitura un Salnicto de Abrignali mentre dell'uso della forma contratta si ha un esempio in un'antica registrazione notarile medioevale: "...Benedictus, qui pro nomine Nitto Sproccus vocor, refutavi per virgulam ...".
Il cognome
Nitti sembrerebbe originario della Puglia ed è diffuso nel barese con ceppi anche in Campania.
Nitto ha un
ceppo campano nel salernitano, uno pugliese molto piccolo ed uno nel siracusano.
De Nitti, molto raro, è pugliese, ha un ceppo nel barese ed uno nel leccese.
Denitti è praticamente unico.
De Nittis ha un grosso ceppo nel foggiano ed uno nel materano.
Denittis, raro, è specifico del foggiano.
De Nitto e
Denitto sono specifici del brindisino.
Di Nitti è unico.
Di Nitto è caratteristico del latinense e presenta un grosso ceppo anche a Roma.
Dinitto, sembrerebbe unico.