Potrebbe costituire un
patronimico e derivare da forme
aferetiche di nomi di origine germanica come Raimondo, Sigmundo o altri simili, oppure derivare da soprannomi originati dal vocabolo
mòndo, inteso come "netto, pulito".
Infine potrebbe essere un cognome attribuito da ecclesiastici e uomini di Chiesa ad infanti abbandonati davanti a portoni, usci o "ruote" di conventi, monasteri e sedi di Ordini religiosi.
Il cognome
Del Mondo è tipicamente napoletano.
De Mondi, quasi unico, parrebbe del romano.
De Munda, molto raro, è del catanzarese.
De Mundo, ancora più raro, parrebbe avere un
ceppo nel barese ed uno nel cosentino.
Demundo, ormai quasi scomparso, è specifico del barese, in particolare di Bitonto.
Di Monda è tipico del napoletano e casertano.
Dimonda sembrerebbe unico.
Dimondo, estremamente raro, è calabrese.
Di Mundo ha un ceppo nel casertano ed uno nel barese.
Dimundo è specifico di Bitonto nel barese.