Potrebbe derivare dal nome medioevale germanico Boro, probabilmente portato dal capostipite.
Nel 1319 un Boro condam Saffiri Giudice ad Arezzo viene citato nel contratto di matrimonio tra sua figlia Bora ed un certo Angelus Bindi Vachi di Castiglione Ugolino.
Il cognome Bori, molto raro, è piemontese, con un ceppo nel torinese ed a Savigliano nel cuneese, ha anche un piccolo ceppo in Umbria. Boro, ancora più raro, ha un piccolo ceppo nel vicentino.