Potrebbe derivare, direttamente o tramite un accrescitivo, da un soprannome originato dal termine dialettale sia ligure che lombardo
bordega, "macchia", oppure da soprannomi originati dal termine medioevale
bordigare, "rimestare nel torbido, ordire imbrogli, tramare".
Tracce di questa cognominizzazione si trovano nei verbali di un processo per stregoneria nel contado di Bormio nel 1630: ".. Die jovis 21 mensis novembris 1630. Antonius del Cotolo addidit: Io sentii de Andrea Bordiga, pegoraro che alpegiava in Dosdé, qual mi disse: Questa Domeniga è una vera et grande stria. Ho visto cose che la tengo proprio per una strega. Essendo venuta in casa mia Martholina, circa un mese avanti fosse fatta prigione, col solo vederla mi spaurii talmente, che mi durò per quattro o 5 giorni tal paura. Et io sospettai di lei, non essendo mai solita venir in casa mia. Ritrovandosi Antonio della Moniga et io insieme, dissi che sì, che vengono ancora a tuorre Martholina. Lui disse: Vorrei giocare 50 scudi. Et io li giocai, così burlando. ..".
Il cognome
Bordigoni ha un
ceppo tra spezzino e massese oltre ad avere un piccolo ceppo a Cagliari.
Bordiga è tipicamente lombardo, in particolare del bresciano.
Bordighi, praticamente unico, è valtellinese.