Dovrebbe derivare dal nome mediovale
Bonaldus, nato dalla latinizzazione del nome germanico
Bonwald. Del nome si trova un esempio d'uso in un atto dell'anno 993: "..Isti monachi semper habebunt totam terram raptam (ruptam) et nos qui dicimur Vestitores, quandoque erimus illusi nihil habentes, etc. Domine abba, colligite me in medietatem terræ, et vestite me in tali conventione ..... Domine abba, isti vestri Vestitores exhibuerunt vobis umquam mel vel ceram Bonaldus debet ipsam terram Vestire et edificare, ..".
Si ha una prima traccia di queste cognominizzazioni in una
Carta venditionis del 1198 a Comabbio nel varesotto, dove compare come teste: "..Interfuere ibi testes dominus Teitus et Gisolfus eius filius et Bovuus filius quondam Iniberti de Besoço, de loco Comabio, et Petrus Bonaldus, de loco Marcallo. Ego Guilielmus iudex qui dicor de Lonate tradidi et scripsi hanc cartam.".
Il cognome
Bonalda è tipicamente lombardo.
Bonaldi oltre al
ceppo lombardo, soprattutto nel bergamasco, ha anche un ceppo veneto, uno nel lucchese ed uno nell'aquilano.
Bonaldo è tipicamente veneto, anche se presenta un ceppo probabilmente secondario in provincia di Latina, probabilmente frutto dell'emigrazione veneta in epoca fascista in occasione della bonifica Pontina.
Bonaudo è tipico del torinese.