Potrebbe derivare dall'
aferesi del nome latino
Libertus (tipico di schiavo messo in libertà) oppure dal nome medioevale
Bertus a sua volta proveniente dal vocabolo longobardo
bertha ("luminoso") o dal celtico
bert ("portatore"), o anche dall'aferesi di nomi come Adalberto, Giselberto, Otberto e simili.
L'uso di questo nome è presente ad esempio a Firenze nel 1300, dove si ha un Bertus de Busticis.
Tracce di questa cognomizzazione si trovano in un manoscritto del 1404 dove si legge: "...per me Iohannem Bertum de Foroiulii (Cividale) scripturae finem adumpsit 1404 fluente mensis augusti luce 19 dum Bononiae in domo spectabilium militum Domini Melchionis et Barptolomei de Mozolis de Bononia permanerem....".
Il cognome
Bertè sembrerebbe avere 3 ceppi: nel messinese, nel piacentino e nel Trentino.
Berti è diffuso in tutta l'Italia centro settentrionale.
Berto presenta un
ceppo veneto ed uno lombardo/piemontese.