Dovrebbe derivare, direttamente o tramite
ipocoristici, dal termine germanico
baro ("uomo libero"). Potrebbe pertanto significare "famiglia libera" o "stirpe ingenua". "...sic dictus Dominus Baro voluit et ita ei placuit et placet fieri..." In seguito venne utilizzato anche per indicare un "mercenario".
Traccia di questa cognominizzazione si trova ad esempio a Grosio in Valtellina nella seconda metà del 1400 con un certo Giacomo del Baretto fu Giorgio, sacrestano della chiesa di S. Giorgio in Grosio. A Bormio (Lombardia) si riscontra invece nel 1630 una tale Catherina del Baron testimone in un processo per stregoneria.
Il cognome
Baretti è tipico del bergamasco.
Baret, molto raro, è presente nel torinese ed in Friuli Venezia Giulia.
Barettin, rarissimo, è veneziano.
Barettini è anch'esso molto raro ed è presente nel nord Italia.
Baretto è dell'alessandrino e genovese.
Baretton è probabilmente veneziano.
Barettoni, molto raro, è veneto.
Barini è del nord Italia con un
ceppo in provincia di Verona.
Baro è tipicamente veneto, di Padova, del veneziano e del trevisano.
Barusso è sparso nel nord Italia.