Potrebbe derivare dal
toponimo Arcara (SA) oppure dal mestiere di fabbricante di
arche (casse, teche) o ancora dal vocabolo latino
arcarius, "tesoriere": "...Ego Bonushomo presbiter et arcarius qui super ipsas res accessi et misus fui ut supra ...".
Tracce di questa cognomizzazione si trovano a Pisa nel XII secolo con Giovanni, Grasso, Paganello, Guido e Giovanni Arcari, indicati tra i mille firmatari del trattato di pace con la Repubblica marinara di Genova.
Il cognome
Arcari ha un
ceppo nella zona che comprende le province di Cremona, Brescia, Milano, Reggio Emilia, ed uno in Molise.
Arcara è siciliano, del palermitano.
Archieri, rarissimo, dovrebbe essere del cremonese.