Giappone: il cognome di nascita

Come riporta The Japan Times, la Corte distrettuale di Tokyo ha respinto una causa legale intentata da cinque persone per il diritto di mantenere il proprio cognome anche dopo il matrimonio.

I querelanti sono 3 donne e 2 uomini che sostengono il diritto dell'utilizzo del proprio cognome di nascita nella vita quotidiana.
Gli stessi contestano l'art. 750 del Codice Civile, emanato nel 1947, che obbliga le coppie sposate a scegliere solo uno tra i 2 cognomi. In circa il 96% dei casi è la donna a cambiare cognome.

Giappone: con il matrimonio solitamente è la donna a cambiare cognome

I cinque sostengono che si viola l'articolo 13 della Costituzione Giapponese, che esige il rispetto per l'individuo, e l'articolo 24,  che esige l'uguaglianza tra marito e moglie.
La sentenza però ha stabilito che la Costituzione "non garantisce il diritto di usare i cognomi di nascita".

L'articolo 750 è stato contestato anche nel 1996 dal Ministero della Giustizia che aveva elaborato una proposta per consentire agli uomini e alle donne di mantenere i propri cognomi e nel 2009, quando la Convenzione delle Nazioni Unite ha chiesto al Giappone di cambiare la legge in quanto ritenuta discriminante per le donne.
27 giugno 2013 -

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