Cognome imbarazzante. «E noi lo cambiamo per lavoro»

BUSTO ARSIZIO Cognomi difficili da portare, a volte anche anche per lavoro. Ma sempre spesso i bustesi si rivolgono alla Prefettura di Varese per l'autorizzazione al cambio del cognome, usufruendo di quella legge che lo permette.
Una storia recente è quella di Giuseppe Granvillano, 56enne nato a Gela, prima della richiesta di modifica del cognome in "Gran". Richiesta che, come prevedono le normative, è stata pubblicata all'albo pretorio del Comune di residenza in attesa di diventare effettiva nel momento in cui non dovessero pervenire opposizioni da altri cittadini. Ci sono 30 giorni di tempo a partire dal 29 luglio, data di protocollazione del provvedimento: in assenza di osservazioni il cambio di iscrizione anagrafica con il nuovo cognome Gran sarà automatico. «In realtà Granvillano non è un brutto cognome ma è molto particolare e può suscitare curiosità e qualche simpatica derisione - ammette il futuro signor Giuseppe Gran, ormai cittadino bustese da quasi cinquant'anni - è stato mio figlio a voler fare per primo questo passo, per motivi di lavoro. In certe circostanze trovava un po' "ingombrante" il suo cognome e ha preferito modificarlo. A quel punto in famiglia abbiamo deciso di seguirlo tutti e così ci siamo rivolti in Prefettura per la pratica».
Niente di ridicolo o vergognoso, insomma, per i signori ex Granvillano, ma l'esigenza di un po' più di "normalità".

3 agosto 2011 - Articolo tratto da LaProvinciaDiVarese.it

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